Bcc Valpolicella Benaco ha organizzato un incontro per illustrare il Piano Transizione 5.0, grazie al quale le aziende hanno la possibilità di rinnovare attrezzature, macchinari, spazi per il business e formare i loro dipendenti, godendo nel contempo di un importante credito d’imposta.
L’incontro si è tenuto mercoledì 29 gennaio nella Sala Incontri della Banca a Valgatara.
Con questo piano, la Banca, in collaborazione con Gruppo BCC Iccrea, BCC Leasing e Gruppo Finservice offre un consulente per la valutazione e l’analisi delle opportunità, sulla base delle singole agevolazioni applicabili agli investimenti e propone un percorso di innovazione tecnologica, di sostenibilità e di formazione. Tale percorso si intente sia nell’acquisto di macchine intelligenti sia per organizzare la formazione del proprio personale in competenze per la transizione energetica.
“La nostra Banca – ha detto il Presidente Daniele Maroldi – conferma la propria attenzione alle imprese e rafforza in questo modo la collaborazione non solo in ambito tecnico ma anche nell’ambito della formazione. Le imprese rappresentano una componente importante del nostro tessuto sociale ed economico e il nostro istituto offre ogni giorno strumenti utili e validi, uniti ad una consulenza specializzata nei vari ambiti di business.”
Per entrare nello specifico, il D.Lgs. 2 marzo 2024 n. 19 che contiene «Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)», istituisce il nuovo “Piano Transizione 5.0” che riconosce un credito d’imposta alle imprese che, negli anni 2024 e 2025, effettuano nuovi investimenti, acquisto o leasing, conseguendo una riduzione dei consumi energetici nell’ambito di progetti di innovazione. Il Piano prevede la sua applicazione retroattiva agli investimenti effettuati dal 1° Gennaio 2024 e il suo completamento entro il 31 Dicembre 2025. Agevolazioni fiscali in termini di crediti d'imposta che variano a seconda dei risultati conseguiti dopo l’intervento. Per le imprese di piccole e medie dimensioni, è possibile aggiungere al credito d’imposta anche le spese sostenute per produrre le diverse certificazioni obbligatorie, fino a un tetto massimo di 10.000,00 €.