Dalla Banca
31/01/2025
Convegno a tema Piano Transizione 5.0

Bcc Valpolicella Benaco ha organizzato un incontro per illustrare il Piano Transizione 5.0, grazie al quale le aziende hanno la possibilità di rinnovare attrezzature, macchinari, spazi per il business e formare i loro dipendenti, godendo nel contempo di un importante credito d’imposta.

L’incontro si è tenuto mercoledì 29 gennaio nella Sala Incontri della Banca a Valgatara.

Con questo piano, la Banca, in collaborazione con Gruppo BCC Iccrea, BCC Leasing e Gruppo Finservice offre un consulente per la valutazione e l’analisi delle opportunità, sulla base delle singole agevolazioni applicabili agli investimenti e propone un percorso di innovazione tecnologica, di sostenibilità e di formazione. Tale percorso si intente sia nell’acquisto di macchine intelligenti sia per organizzare la formazione del proprio personale in competenze per la transizione energetica.

La nostra Banca – ha detto il Presidente Daniele Maroldi – conferma la propria attenzione alle imprese e rafforza in questo modo la collaborazione non solo in ambito tecnico ma anche nell’ambito della formazione. Le imprese rappresentano una componente importante del nostro tessuto sociale ed economico e il nostro istituto offre ogni giorno strumenti utili e validi, uniti ad una consulenza specializzata nei vari ambiti di business.”

Per entrare nello specifico, il D.Lgs. 2 marzo 2024 n. 19 che contiene «Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)», istituisce il nuovo “Piano Transizione 5.0” che riconosce un credito d’imposta alle imprese che, negli anni 2024 e 2025, effettuano nuovi investimenti, acquisto o leasing, conseguendo una riduzione dei consumi energetici nell’ambito di progetti di innovazione. Il Piano prevede la sua applicazione retroattiva agli investimenti effettuati dal 1° Gennaio 2024 e il suo completamento entro il 31 Dicembre 2025. Agevolazioni fiscali in termini di crediti d'imposta che variano a seconda dei risultati conseguiti dopo l’intervento. Per le imprese di piccole e medie dimensioni, è possibile aggiungere al credito d’imposta anche le spese sostenute per produrre le diverse certificazioni obbligatorie, fino a un tetto massimo di 10.000,00 €.