Sono trascorsi 140 anni di storia. La prima Cassa Rurale è stata costituita a Loreggia da Leone Wollemborg, un proprietario terriero, il 20 giugno 1883. Nel corso degli anni successivi si sono susseguite molte altre Casse Rurali e dal 1993 sono evolute in moderne Banche di Credito Cooperativo.
In occasione di questo Memoral Day è stato organizzato un seminario da Federcasse in coordinamento con la Federazione Veneta delle BCC, la Federazione del Nord Est e con la BCC di Roma; tenutosi a Villa Wollembrog, per ricordare quella “innovativa, rivoluzionaria e lungimirante” intuizione avvenuta centoquarant’anni prima.
Durante l’evento si sono trattati temi sull’economia circolare, sugli impatti sociali economici e culturali del cambiamento climatico e sul ruolo strategico delle Banche di Credito Cooperativo. Giuseppe Maino e Carlo Antiga hanno, infatti, sottolineato il valore storico che ha avuto l’impegno delle BCC nei confronti delle comunità locali nonostante le difficoltà dovute alle sfide tecnologiche, allo sviluppo digitale e alle normative rigide e non proporzionali.
Il Presidente di Federcasse Augusto Dell’Erba ha ulteriormente rimarcato come nel tempo le BCC hanno consolidato il proprio ruolo di partner di imprese e famiglie, con una conoscenza ineguagliabile del territorio.
Tirando le somme dopo 140 anni di attività, oggi il 51,6% delle banche che operano nel nostro Paese sono BCC e Casse Rurali e i soci sono 1 milione e 407 mila.
Sicuramente i soci fondatori non pensavano di arrivare a raggiungere tali risultati; certo è che su quel “sentimento del bene comune” si è costruito un modello capace di adattarsi a tutti i contesti che ci permette oggi di guardare orgogliosamente avanti.